Incontriamo Giancarlo Rossetti, a lungo presidente di Olimpia 2004, e con l’occasione rispolveriamo, per chi non la conoscesse, la storia della nascita di questa società dai valori così vicini a quelli della Lazio Runner, e sarà anche per questo che la fusione in Lazio Olimpia sta dando risultati che paiono così lusinghieri dal punto di vista sportivo e anche umano. (Qui l’articolo scritto per il vecchio sito Olimpia 2004 da Giampiero Leonardi).      

Presentati brevemente. Quando e come hai iniziato a correre?

Ho iniziato in prima media con le corse campestri, avevo 12 anni; visti i successi ha iniziato a seguirmi il grande Claudio Saliola che mi iscrisse con la Tevere Remo; purtroppo, dopo 4 anni di agonismo ho dovuto smettere per problemi fisici. Ho riabbracciato la corsa dopo diversi anni, precisamente a 34 anni.  

Come sei arrivato alla Lazio Runners Team?

Ci sono arrivato tramite il mio caro amico Enzo Fioravanti, che ci ha proposto di unire l’Olimpia 2004 alla Lazio Runners Team, e debbo dire che è stata un’ottima scelta…

Preferisci allenarti in compagnia o da solo?

Possibilmente in compagnia, tutta un‘altra cosa.

Quando corri a che cosa pensi?

Se devo fare il lavoro mi concentro sul gesto atletico, altrimenti ci si rilassa con quattro chiacchere con i compagni,

Dove ti alleni? Quale allenamento preferisci?  

Mi alleno allo stadio delle Terme di Caracalla. Prima cinque volte alla settimana, ora per problemi al ginocchio uno-due volte alla settimana; in compenso vado in M-Bike. L’allenamento che preferisco sono i lavori composti da ripetute veloci e recupero attivo, secondo me sono i più allenanti

Hai un allenatore?

Il mio coach è Maurizio Sperati, detto Er Pellicano.  

Il tuo rapporto con lui?

Ottimo, un grande amico.

Fai stretching, ginnastica, yoga o altro e con quale frequenza?

Non tanto.

Hai un diario in cui annoti programmi, allenamenti, gare, test?

Non ho mai annotato nessun programma, ci pensa il mio coach.

Come ti alimenti abitualmente?

Diciamo che non seguo un’alimentazione precisa, mangio un po’ di tutto.

Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara?

Generalmente prima di ogni gara mangio riso in bianco con uova o carni bianche, verdure e frutta senza bere vino.

Assumi integratori alimentari?

No, niente di particolare, in certi periodi ho preso l’alga spirulina.

Chi suggerisce le tue scelte dietetiche?

Il coach.

In caso di problemi fisici a chi/che cosa ricorri?

Se ho problemi muscolari il fisioterapista, altrimenti l’osteopata.

Il tipo di gara che preferisci?

In pista il 5000, su strada i 10 km., ma anche i cross sono interessanti; in genere preferisco gare corte.  

Quali sono le sensazioni prima durante e dopo una gara?

A volte prima di gareggiare le sensazioni non sono proprio buone, dovute magari a carichi di lavoro, ma durante la gara e al termine si hanno risposte positive a volte sorprendenti.

Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti possono condizionare?

Beh, diciamo che il caldo può influire, il freddo si accetta più volentieri.

Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?

Ha contribuito molto, aiuta a combattere meglio lo stress della vita quotidiana.

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?

Lo sport ti mette sempre alla prova e questo aiuta ad essere più forte e a ragionare nei momenti più difficili.

Cosa ti ha insegnato la corsa?

La corsa è uno sport duro, ti insegna a soffrire e ad avere molta resistenza.

Ti sei sentito campione nello sport almeno una volta nella vita?

Diciamo di no.

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva?

La mia mamma è stata sempre contraria (Ma chi te lo fa fare!).

Quali sono i risultati sportivi che ricordi con più piacere, quella dove hai sperimentato le emozioni più belle?

La gara più difficile, la maratona.

Il successo che più ti ha gratificato?

Forse un 5000 di Natale al Paolo Rosi. Nonostante vari tentativi, non riuscivo a scendere sotto i 17’. Tutti i compagni compreso il coach, all’epoca Mimmo (il compianto Mimmo Di Biagio, ndr) mi prendevano in giro: “A Rossè, ma possibile che non riesci a scende sotto i 17’? Sei proprio …). Quell’anno feci 16’ 40”, frantumando il mio personale di 24”.

Chi ti piace ricordare fra le persone che hai conosciuto praticando lo sport?

Non posso non ricordare il grande coach Mimmo Di Biagio.

Hai incontrato il doping nella tua carriera sportiva?

No, non rientra nel mio modo di essere!  

C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliarne l’uso?

Che gli obbiettivi si raggiungono con le proprie forze senza usare scorciatoie.

Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Hai mai pensato o rischiato per infortuni o altro di smettere?

Fortunatamente non ho mai avuto grandi crisi, ora però con il mio problema al ginocchio ho dovuto ridurre di molto la mia attività

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi sportivi?

Per ora non ho obiettivi, mi accontento di quello che ho fatto.

Un sogno realizzato o da realizzare?

Il mio sogno sarebbe correre un 1500 o un 3000 con Francesco Panetta, Gennaro Di Napoli, Sebastian Coe e Steve Ovett.

Quale può essere un tuo messaggio rivolto a un amico per avvicinarsi a questo sport?

La corsa aiuta a migliorare la tua vita, il tuo fisico e la tua mente, se poi vai pure forte meglio ancora.     

Riesci ad immaginare una vita senza lo sport?

Sinceramente no.

Come riesci a conciliare il podismo con gli impegni di lavoro e di famiglia?

Cerco di correre all’ora di pranzo durante la settimana, altrimenti la domenica.

Segui l’atletica? Altri sport?

Sì certo. A parte l’atletica seguo in particolare calcio, tennis e nuoto.   

Frequenti siti di sport?  

Sì, soprattutto il sito della mia squadra del cuore.

Lo sportivo che preferisci e perché.

Roger Federer, classe pura.